Commentario abbreviato:Giobbe 22:4Capitolo 22 Elifaz mostra che la bontà di un uomo non giova a Dio Giob 22:1-4 Giobbe accusato di oppressione Giob 22:5-14 Il mondo prima del diluvio Giob 22:15-20 Elifaz esorta Giobbe al pentimento Giob 22:21-30 Versetti 1-4 Elifaz ritiene che, poiché Giobbe si lamentava tanto delle sue afflizioni, pensasse che Dio fosse ingiusto nell'affliggerlo; ma Giobbe era ben lontano dal pensarla così. Ciò che dice Elifaz è ingiustamente applicato a Giobbe, ma è verissimo che quando Dio ci fa del bene non è perché è in debito con noi. La pietà dell'uomo non è un profitto per Dio, non è un guadagno. I guadagni della religione per gli uomini sono infinitamente più grandi delle sue perdite. Dio è un Sovrano che non rende conto della sua condotta, ma è perfettamente saggio, giusto, fedele, buono e misericordioso. Egli approva la somiglianza con la propria santità e si compiace dei frutti del suo Spirito; accetta i servizi riconoscenti dell'umile credente, mentre respinge le orgogliose pretese di chi è sicuro di sé. Riferimenti incrociati:Giobbe 22:4Sal 39:11; 76:6; 80:16; Ap 3:19 Dimensione testo: |